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PLUTARCO

UNA BREVE PRESENTAZIONE

Contemporaneo di Epitteto, Plutarco era nato verosimilmente nel 45 d.C. a Cheronea, città della Beozia nei pressi del celeberrimo santuario di Delfi e del luogo dove il mito vuole che avvenisse il fatale incontro tra Edipo e suo padre Laio. Di famiglia illustre e facoltosa, Plutarco fu educato ad Atene in un ambiente prevalentemente platonizzante. Viaggiò molto ed in molti paesi: Asia minore, Egitto, Italia; e soggiornò per lungo tempo a Roma, dove ricoprì vari incarichi, tenne applaudite conferenze ed entrò in amicizia con molti personaggi romani di altissimo rango, come Q. Sosio Senecione (Console nel 99 e nel 107) Mestrio Floro, Giunio Aruleno Rustico (Pretore nel 69) e Minucio Fundano. Intorno al 95 d. C., con già alle spalle quella che si chiama comunemente una vita di successo: un’educazione di prim’ordine, lunghi viaggi, missioni diplomatiche, una certa fama letteraria, Plutarco tornò a vivere in Grecia, a Cheronea. Qui esercitò la carica di sacerdote nel tempio di Apollo a Delfi e si dedicò alla redazione delle sue numerose e ben note opere letterarie. Morì intorno al 120 d.C.
Il valore filosofico delle critiche che Plutarco muove alle tesi Stoiche da lui riferite in questa operetta è quasi nullo, giacché tra Plutarco e la Filosofia esiste una, come dire, naturale incomunicabilità. È invece vero che per molte opere, in particolare di Crisippo, le citazioni polemiche che egli ne fa qui sono le uniche fonti a tutt’oggi sopravvissute.

Quello che segue è un mio breve sommario dei capitoletti dei quali si compone la sua opera sulle ‘Contraddizioni degli Stoici’, opera che offro alla lettura di chi sentisse il bisogno di ascoltare su questo sito una voce accesamente ostile allo Stoicismo.